Giovani e lavoro oltre la pena

Giovani e lavoro oltre la pena - logo blocco 20
Pubblicato il 24/02/2025

Finanziato da Regione Lombardia, il progetto “Giovani e lavoro oltre la pena”, promosso da Comunità Fraternità come ente capofila, offre un’opportunità concreta di reinserimento sociale e lavorativo per giovani detenuti e detenute dai 18 anni in su. Attraverso un approccio innovativo basato su percorsi laboratoriali, supporto personalizzato e formazione professionale, il progetto trasforma il periodo detentivo in una fase di costruzione di nuove prospettive di vita.

Obiettivi del progetto

Il progetto risponde a bisogni concreti emersi durante il confronto con l’Amministrazione degli Istituti Penitenziari Bresciani. Gli obiettivi principali sono:

  • Fornire spazi di espressione personale attraverso attività laboratoriali strutturate, aiutando i giovani detenuti e detenute a rielaborare il proprio vissuto.
  • Accompagnare la transizione verso il mondo del lavoro, con percorsi formativi specifici, orientamento professionale e laboratori pratici.
  • Sostenere giovani con fragilità psichiche, traumi o dipendenze, grazie a un team di educatori, mediatori culturali e disability manager.
  • Supportare i genitori detenuti, attraverso percorsi dedicati alla genitorialità in carcere e al rafforzamento delle relazioni familiari.
  • Costruire percorsi di inclusione per le donne vittime di violenza e autrici di reato, facilitando il loro reinserimento sociale attraverso il coinvolgimento della rete dei servizi territoriali.

Laboratori di lavoro interni e formazione professionale

Oltre ai laboratori creativi ed espressivi, il progetto ha avviato percorsi di inserimento lavorativo all’interno delle strutture detentive, offrendo ai detenuti la possibilità di sviluppare competenze professionali spendibili nel mercato del lavoro. Blocco 20, uno spazio dedicato al lavoro e alla formazione professionale, è attivo dal lunedì al venerdì e ospita attività strutturate in diversi settori:

  • Laboratori occupazionali interni → attività pratiche di produzione e assemblaggio supervisionate da maestri di lavoro.
  • Percorsi di formazione digitale → grazie alla collaborazione con Fraternità Sistemi, vengono erogati corsi di alfabetizzazione informatica.
  • Tirocini interni → 20 giovani hanno già sperimentato un percorso di tirocinio retribuito, con l’obiettivo di consolidare le proprie competenze professionali.
  • Bilancio di competenze → ogni partecipante viene supportato nella redazione del proprio profilo lavorativo, utile per il reinserimento post-detenzione.

Laboratori espressivi e creativi

Ogni settimana, nei carceri di Canton Mombello e Verziano, educatrici, educatori e professionisti/e guidano laboratori espressivi e creativi, pensati per offrire ai giovani detenuti e detenute strumenti di crescita personale.

  • Arteterapia → utilizzo del disegno, della pittura e di altre tecniche artistiche per elaborare emozioni e vissuti.
  • Musicoterapia → la musica come strumento di espressione e benessere emotivo.
  • Graffiti e tecniche di tatuazione → canali di creatività e formazione per chi ha una passione per le arti visive.
  • Eduplay → giochi educativi per stimolare la socializzazione e il pensiero critico.
  • Podcast e video → creazione di contenuti audio e video per raccontare il proprio percorso e affrontare tematiche sociali.

Questi laboratori rappresentano non solo momenti di apprendimento, ma anche occasioni per costruire un percorso di consapevolezza e crescita condivisa.


Supporto alle donne detenute vittime di violenza

Un’attenzione particolare è rivolta alle donne detenute, molte delle quali hanno vissuto esperienze di violenza prima della detenzione. Il progetto prevede percorsi di supporto personalizzati, finalizzati a promuovere l’autonomia e il reinserimento sociale, con azioni specifiche come:

  • Percorsi di consapevolezza e empowerment → incontri strutturati per aiutare le detenute a riconoscere e affrontare le dinamiche della violenza subita, favorendo la ricostruzione della propria identità e autostima.
  • Sostegno alla genitorialità → laboratori dedicati al mantenimento della relazione con i figli e le figlie, con un focus sulle difficoltà di chi vive la detenzione come madre.
  • Accompagnamento all’uscita dal carcere → collaborazione con i Centri Antiviolenza per offrire accoglienza protetta e strumenti concreti di supporto post-detenzione.
  • Formazione e inserimento lavorativo → percorsi di orientamento al lavoro specificamente pensati per le donne, con un’attenzione particolare alle opportunità professionali compatibili con le loro esigenze.

L’obiettivo è fornire alle detenute strumenti concreti per uscire dalla spirale della violenza e ricostruire un percorso di vita dignitoso e autonomo, riducendo il rischio di recidiva e favorendo un’effettiva inclusione sociale.


Conclusione

“Giovani e lavoro oltre la pena” è un ponte tra il dentro e il fuori, un percorso che trasforma il tempo della detenzione in un’opportunità concreta per costruire un nuovo futuro. Grazie al supporto di Regione Lombardia nell’ambito del bando “Reti territoriali integrate per l’inclusione sociale delle persone (minori e adulti) sottoposte a provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria – Art. 2 Legge regionale n. 25/2017”, alla rete territoriale e ai partner del progetto – tra cui il Comune di Brescia, Fraternità Sistemi, Fraternità Impronta, Joyful, Consorzio FA, La Fontana e Solco– l’iniziativa non solo accompagna i giovani e le giovani durante la detenzione, ma fornisce loro gli strumenti per ripartire con consapevolezza e competenze, riducendo il rischio di recidiva e favorendo una reale inclusione sociale.